Questo articolo, secondo me è interessante, ve lo posto.
Munsnet è un sito che racconta problemi e storie di giovane mamme ed è diventato una lobby. Succede in Gran Bretagna dove Mumsnet 1, un contenitore dedicato alla vita quotidiana delle donne e delle famiglie, riesce anche a influenzare le scelte politiche. Quando l'anno scorso una madre scrisse su un forum che avrebbe dato la figlia disabile in affidamento, perché lo Stato non le concedeva più il sussidio, il premier David Cameron intervenne immediatamente per esprimere alla signora la sua preoccupazione. Qualche tempo fa un gruppo di lettrici chiesero alle catene di supermercati di nascondere dalla vista dei bambini il reparto delle riviste sexy. Quasi per magia, poco dopo i responsabili dei negozi spostarono i giornali e accontentarono le signore.
La sfida in chat. Basta davvero poco perché quello che succede su Mumsnet, diventi un argomento dell'agenda politica nazionale. Oggi i politici britannici consultano questo sito periodicamente per capire quali sono gli argomenti più sentiti dall'opinione pubblica. La voce delle donne e delle famiglie scorre velocemente in rete. E un'esperienza come quella di Mumsnet può diventare una piazza virtuale dove avere un contatto diretto con l'elettorato. Il voto del 2010 - racconta il New York Times in un lungo servizio nella sua sezione "Female Factor" - sarà ricordato come 'l'elezione di Mumsnet', perché i due contendenti David Cameron e Gordon Brown parteciparono a lunghe chat per rispondere a domande sull'aborto, le tasse, l'allattamento al seno o i sussidi alle mamme single. Quando una donna intervenne per chiedere di essere aiutata a scegliere il nome del figlio, Brown chiese agli utenti di fare domande intelligenti, ricordando Mumsnet stava "cambiando le vite degli inglesi".
Due gemelli e la nascita di un sito. Eppure questa 'lobby al femminile' è nata quasi per caso. Nel 2000, dopo una faticosa vacanza con i figli gemelli, Justine Roberts, ex promotrice finanziaria, decise di aprire uno spazio on line per chiedere ai genitori di condividere esperienze. Decise di farsi aiutare da una sua amica, Carrie Longton. Nessuna delle due avrebbe mai immaginato di dare il via a un sito che oggi raccoglie 5,7 milioni di visite al mese e dalle stanze di casa si è trasferito in un vero ufficio. Una vetrina dove le aziende che vogliono pubblicare pubblicità sono sottoposte a una selezione severa: McDonald's ha dovuto aspettare tre anni, mentre la Nestlé è ancora in attesa perché si teme che il suo latte potrebbe mettere a rischio l'allattamento al seno.
Musmsnet affronta anche argomenti di vita quotidiana come lo svezzamento, i dentini del bimbo o i vaccini da fare nei primi anni di vita, ma porta avanti lotte importanti come quelle contro le violenze sulle donne. "Non vogliamo cambiare il mondo, ma tenere alta l'attenzione su questioni importanti", spiega Justine Roberts.