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Un fiore al giorno
vit:
Dalle foglie sembra appartenere alle piante grasse, comunque il fiore è molto bello non ricordo d'averlo visto CIAOX CIAOX
Pam:
Ciao Vit,
si è una pianta grassa di sicuro, ma dato che sono tanti tipi non saprei questa come si chiama. ???
CIAOX
Pam:
PORTULACA
vit:
Bella foto Pam, un fiore così piccolo ma al momento della fioritura è di grande effetto, appena fioriscono provo
riprenderle anc'hio CIAOX CIAOX
Giò:
Pam, ma tu non hai un giardino hai un vivaio !!X !!X
PORTULACA
Di probabili origini asiatiche, nell’antico Egitto era utilizzata come pianta medicinale, mentre era coltivata durante il Medio Evo nei Paesi Arabi e nel Bacino del Mediterraneo, soprattutto in Spagna. In Arabia Saudita, Emirati Arabi e Yemen, sono coltivate correntemente diverse varietà di portulaca della sottospecie sativa. Negli Emirati Arabi la varietà coltivata è reperibile in molti negozi di ortaggi per essere utilizzata come insalata. Nelle regioni dell’Italia meridionale la portulaca, raccolta negli orti come spontanea, veniva venduta alla rinfusa da ambulanti durante gli anni ’50 – ’60.
Raccolta allo stato spontaneo o talvolta coltivata, viene consumata da tempi remoti come erba aromatica nelle regioni mediterranee[4]. Le foglie crude (e i germogli), carnosette e dal sapore acidulo, si consumano in insalate[1][4], alle quali conferiscono un superiore mordente[4]; sono utilizzate per preparare minestre[1] saporite e rinfrescanti e si possono conservare sottaceto. Entrano anche come ingredienti di frittate e ripieni[1].
Nella cucina napoletana era un tempo raccolta insieme alla rucola da piante che crescevano spontaneamente, e venduta da ortolani ambulanti. Rucola e pucchiacchella erano un binomio quasi inscindibile tra gli ingredienti dell'insalata.
Nella cucina romana la portulaca o porcacchia appartiene a quel misto di varie verdure domestiche e selvatiche crude che sono consumate in insalata sotto il nome di misticanza o insalata di mescolanza. Anticamente questa misticanza la portavano a casa i frati passando a chiedere l’obolo alle famiglie, ed infatti in Corsica la portulaca viene tuttora chiamata “erba fratesca”.
CIAOX CIAOX
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