A me piacciono vari generi: non sono uno che si fa problemi e non mi piace fissarmi troppo con una sola categoria di libri.
Ad ogni modo ci sono filoni narrativi che preferisco ad altri, ovviamente; adoro tutto ciò che ha a che fare con il soprannaturale, perciò sia un fantasy, sia un horror, sia un thriller sul soprannaturale, se ben scritto, ci vado a nozze!
Ma mi piacciono anche le storie più... "concrete", realistiche, siano esse racchiuse in un giallo, in un noir o in un romanzo introspettivo.
La lettura è un balsamo curativo che lascia la mente in uno stato di grazia, chi non legge non sa cosa si perde ed è davvero desolante che così tante persone siano interessate solo ad altri passatempi e snobbino la lettura.
Spero di non essere troppo fuori tema.!!!

Comunque, parlando di libri preferiti, non posso non citare il mio libro preferito in assoluto: Memnoch il Diavolo della saga delle Cronache dei vampiri di Anne Rice, chi non ha letto i suoi lavori, non può neanche lontanamente immaginare quale meraviglia quest'autrice possa suscitare nel lettore, soprattutto attraverso le sue sublimi descrizioni di New Orlens, la città della Louisiana in cui molte storie o parti di esse, sono ambientate.
Tornando al libro, si tratta precisamente del quinto volume della saga, successivo a "Il Ladro di Corpi" che, devo dirlo, ho trovato molto meno intrigante.
Il libro si apre con l'affascinante vampiro Lestat che, dopo aver inseguito e ucciso uno spietato criminale di nome Roger, è inseguito dal suo fantasma. Nel frattempo diventa incredibilmente paranoico e crede di essere pedinato dal Diavolo; inoltre s'interessa alla figlia di Roger, Dora, una devota e popolare televangelista a cui vuole risparmiare l'imbarazzo di far sapere al mondo che suo padre era un malavitoso.
Lestat, ad un certo punto, incontra veramente il diavolo, che chiama sé stesso "Memnoch". Lui trascina Lestat in un viaggio tra Paradiso e Inferno, attraverso le epoche più importanti della storia del mondo. Questo viaggio offre una reinterpretazione dell'intero racconto biblico dal punto di vista del diavolo nello sforzo dello stesso Memnoch di convincere Lestat a unirsi a lui in una nobile battaglia. Memnoch dichiara di non essere malvagio, ma di lavorare per Dio preparando le anime smarrite per l'entrata nel Paradiso. Lestat termina il suo percorso senza sapere se aiutare Memnoch o no.
Dopo il viaggio Lestat è convinto di aver avuto una rivelazione divina. Tra le altre cose pensa di aver assistito alla crocifissione di Cristo e di aver ricevuto il Velo di Veronica.
Queste sono solo alcune delle peripezie che Lestat deve affrontare nel libro.
Consiglio a chiunque sia interessato di leggerlo, la Rice in quest'opera, offre una visione della creazione e della concezione del divino a tratti scandalosa che è in grado di dare molti spunti di riflessione a chi legge e non è mai scontata.