Autore Topic: Mi presento  (Letto 5791 volte)

minimunscazz

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Re:Mi presento
« Risposta #8 il: Dicembre 04, 2011, 08:51:34 am »
A me piace molto la massima: "La perplessità è l'inizio della conoscenza"
... e nella perplessità ricade ogni tanto anche qualche mia convinzione, o presunta tale !

Nella sua accezione principale la perplessità esprime un'indecisione che nasce dall'incertezza. La conoscenza, al contrario, è il modo nel quale la consapevolezza si sostituisce al dubitare. Essere consapevoli significa conoscere i princìpi universalmente applicabili che ordinano l'esistenza. Dire che è attraverso il dubbio che il conoscere prende forma equivale ad affermare che dalle nuvole si forma il sole. Naturalmente il processo del fiat lux ha necessità dell'oscurità per essere, ma questo non significa che la luce è conseguenza del buio. Quella tra l'aspetto superiore dell'oscurità, così generosa da lasciarsi illuminare dalla luce, e la luce stessa, è una divisione fatta arbitrariamente dall'uomo. In realtà oscurità e luce sono una sola e unica realtà, all'interno del principio indiviso che manifesta le possibilità universali di essere della Realtà che è più dell'essere: l'Assoluto senza nome.
L'inizio della conoscenza è la coscienza, figlia dell'Intelligenza universale quando è nell'individuo. Il dubbio è parte dell'intelligenza individuale, ma cessa di esserlo quando l'intelligenza ha accesso all'universalità dei princìpi ordinatori della realtà relativa. È, questo, un accesso possibile perché l'uomo è molto più di ciò che crede di essere, e in esso la centralità universale di cui egli è parte lo collega a questa possibilità centrale e sovra individuale.
« Ultima modifica: Dicembre 04, 2011, 08:53:57 am da minimunscazz »

Gianni

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Re:Mi presento
« Risposta #9 il: Dicembre 05, 2011, 14:40:46 pm »
Quando si è coscienti, o forse è meglio dire in-coscienti, di conoscere già tutto ... urge, il dubbio, la perplessità per conoscere nuove cose, nuovi mondi, nuovi modi di pensare.

minimunscazz

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Re:Mi presento
« Risposta #10 il: Dicembre 05, 2011, 15:07:41 pm »
Accade, ad alcuni, di credere di conoscere già tutto, ed è per costoro un vero peccato che il credere e il conoscere non abbiano una misura comune.
"Tutto" è termine impegnativo, perché implica non escludere niente da questo conoscere. Anche quando si è consapevoli dei princìpi universali ordinatori della manifestazione della realtà relativa si conoscono perfettamente quei princìpi, non automaticamente anche le loro conseguenze. La consapevolezza dei princìpi universali implica assenza del dubbio, perché è una conoscenza assoluta; questo poter conoscere in modo immediato e diretto attraverso l'Ispirazione spirituale non è un conoscere tutto. C'è una detto Sufi che esprime meglio di quanto potrei io questa così rara realtà:
La Certezza è come l'infinità interna del Mistero assoluto la quale non può esaurirlo.

La via della conoscenza la si percorre col sacrificio di sé, e non è una questione di abilità mentale e discorsiva, ma è la realizzazione individuale di chi è teso all'universale e, in questo suo procedere, lascia la propria individualità per una centralità talmente piccola da riuscire a contenere il tutto.
« Ultima modifica: Dicembre 05, 2011, 15:09:13 pm da minimunscazz »

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Re:Mi presento
« Risposta #10 il: Dicembre 05, 2011, 15:07:41 pm »

 

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