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Passione per la scrittura => Come si scrive e parole curiose => Topic aperto da: Nica - Marzo 31, 2011, 10:04:37 am
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Bene. Proviamo con questo piccolo quesito: quando va scritta la D eufonica?
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Provo! La "d" eufonica, non è, ad'esempio, questa? Cioè, quando alla "a" o alla "e" si aggiunge la "d", se poi c'è una parola che inizia con una vocale? Almeno mi sembra! :-\
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Mi dispiace ma qui il "gnurant" sono io ???
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mi spiace nica ma su questo argomento sono a livello zero sotto zero ... non so neanche di cosa stai parlando
mi metto in lista anche io dopo gianni :-[
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Mi dispiace ma qui il "gnurant" sono io ???
Questa parolo gnurant esiste anche da me con l'aggiunta di una I e cioè "Ignurant" ma Gianni
diciamo a nica che non trovi le parole con il lanternino !!X
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Grazie Nica, ignurante anche me !!X !!X
Di una cosa sono contenta, che senza saperlo uso la D eufonica, mi viene spontaneo usare ad esempio ED davanti a vocale. CIAOX
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Considerando le informazioni di Marzio e Giovanna,
allora anch'io uso la D eufonica (senza saperlo).
Ad esempio questa frase contiene due D eufoniche ed altre considerazioni di poco conto.
É corretta, Nica, la frase soprastante ?X
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:D :D :D Bravissimi!!!! Sì, la D eufonica è quella che si inserisce quando la parola successiva inizia con la medesima vocale:
ad andare
ad ascoltare
ed essendo
con alcune eccezioni, del tipo:
ed io
ad esempio
EVVXX
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E quindi la D di "ad esempio" non è da considerarsi una D eufonica ?
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Sì, certo!
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Un'eufonia indica ciò che ha un suono piacevole, dunque per "d" eufonica si deve intendere l'uso della "d" per addolcire la musicalità di un'espressione fonetica. Ad esempio non è da considerarsi corretto, perché la "d" sta tra la vocale "a" e la vocale "e". Per essere eufonica la "d" dovrebbe armonizzare il suono tra una "a" e un'altra "a". Non c'è una regola stabilita rigidamente e, in sé, non è da considerarsi un vero errore da sancire con pene superiori all'amputazione del dito che ha scritto, ma come sovente accade l'elasticità di una lingua fa riferimento all'uso che ne è stato fatto da eminenti scrittori. Ad esempio è considerata espressione consueta e, per questo, tollerata a causa del suo uso abituale, ma se ci si abitua elidendo la "d" il suono non risulta cacofonico. Tra: "portare a esempio", oppure "portare ad esempio", io preferisco il primo.
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Vero, ma ripeto che ci sono eccezioni come quelle già riportate, pertanto non è sbagliato scrivere "ad esempio", anche perché il suono non è brutto, ma dolce. Comunque, tutto è soggettivo, la nostra lingua è bella perché è varia! :)