Comunità > Parliamo in libertà
Aspettando il Natale
Giò:
Salve amici, ho pensato di aprire questa discussione con l'idea di scrivere, aspettando il Natale, leggende, tradizioni regionali, tradizioni familiari, piccoli ricordi della nostra vita, insomma passare insieme a voi un momento di gioia.
Conservo da tantissimi anni un gruppo di campanelle, quando si sente il suono delle campanelle significa che è arrivato Babbo Natale con i suoi doni e comincia la corsa per aprire i regali.
Con un marchingegno a base di fili nascosti le campanelle suonavano a dismisura per la gioia e lo stupore dei bimbi sempre attenti a scoprire chi le suonasse.
Vi riporto questa graziosa leggenda sulle " Stelle di Natale "
Narra la leggenda, che il 25 dicembre di un anno dimenticato dalla storia, un bimbo povero entrò in una chiesa per offrire un dono a Gesù nel giorno della sua nascita. Triste e vergognoso per il suo poco degno mazzo di frasche, il bambino perse una lacrima fra quei ramoscelli che un miracolo trasformarono nel fiore più rosso e bello che i suoi occhi avessero mai visto.
CIAOX CIAOX
Nica:
:) :) :) :) :) :)
marzione:
Bellissimo il tuo post, Giovanna, notevole esteticamente e ricco di sentimento! BRAVX BRAVX BRAVX
Gianni:
Brava Giovanna, hai dato il tocco di inizio e hai creato la giusta atmosfera natalizia.
Un'occasione in questo critico periodo, per scoprire a cosa e/o a chi dare valore.
Giò:
Salve amici vi invio questa filastrocca.
Filastrocca di Natale - Gianni Rodari
Un abete speciale
Quest'anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.
(Filastrocca di Natale di Gianni Rodari “ Filastrocche in cielo e in terra”)
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa