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Un fiore al giorno
Giò:
CICLAMINO SELVATICO
Ecco la foto del ciclamino selvatico, senz'altro li avrete raccolti anche voi nei boschi.
Che emozione scoprire il piccolo fiorellino che spunta tra le foglie che si sono accumulate ai piedi dell'albero.
Graziosa piantina apprezzata sia per i classici fiori, piccoli e di colore rosa pallido, profumatissimi, sia per le foglie a forma di cuore con caratteristico disegno nei toni del verde e del grigio. In natura vive nel sottobosco delle foreste di alberi caducifogli e di conifere (pini e abeti), dove crea piacevoli macchie di colore: l’effetto può essere riprodotto anche in giardino, alla base di alberi che forniscano l’ombra e l’umidità necessarie alla piantina. Non va confuso con il ciclamino dei fioristi (Cyclamen persicum), dai grandi fiori, tipica pianta da vaso.
Consigli di coltivazione
Non ama il sole: la mezz’ombra è l’ideale, ma va bene anche un’ombra mediamente luminosa. Il tubero va interrato in superficie, lasciando che affiori per mezzo centimetro sul terreno, in una zona abbastanza umida ma senza ristagni d’acqua, che farebbero marcire il tubero. Se la posizione è sufficientemente ombrosa e umida, non sono necessarie annaffiature, altrimenti una modesta irrigazione a settimana, in estate, intorno al tubero ma non sul fogliame può aiutare la fioritura, che è tardo estiva-autunnale. In ottobre apportare un po’ di letame maturo al terreno intorno.
Da non dimenticare
Le foglie, alla fine del ciclo stagionale, ingialliscono, si seccano e si staccano da sole. Il tubero non è morto, sta solo affrontando il necessario riposo invernale.
Gianni:
Grazie Giovanna per l'articoletto floreale.
A me pare di ricordare che è vietato raccogliere ciclamini in montagna e men che meno le patate dei ciclamini.
Giò:
Gianni hai fatto bene a ricordare il divieto. OOKX
Ammirare, emozionarsi, fotografare ma non toccare. CIAOX CIAOX
Giò:
ANCORA CICLAMINI
Non potendo raccogliere i ciclamini selvatici, regaliamoci un ciclamino da serra, ne esistono di tantissimi colori.
TECNICA COLTURALE
Allevare un ciclamino non è facilissimo, ma soprattutto è difficile farlo rifiorire; infatti questa pianta può vivere e fiorire per 4-5 anni di seguito e ogni anno che passa produrrà fiori sempre più abbondanti.
Il segreto più importante del suo successo sta nella temperatura dell'ambiente in cui viene collocata. Principalmente durante la fase di crescita delle foglie e dei fiori, questa non dovrebbe superare i 15°C; sistematela quindi lontano dai termosifoni, in piena luce ma non colpita direttamente dai raggi solari (questa regola è valida per quasi tutte le piante d'appartamento, alle quali il sole diretto potrebbe provocare ustioni anche in inverno, specie se "concentrato" dai vetri delle finestre che vanno quindi schermati con tende). Sarebbe quindi buona norma arieggiare l'ambiente di frequente e spegnere il riscaldamento di tanto in tanto. Nelle zone dove il clima invernale non è troppo rigido si può trasferire il Ciclamino all'aperto, al riparo dal gelo e dal vento, durante le ore notturne.
Altro accorgimento importante è quello di eliminare rapidamente e completamente le foglie ed i fiori appassiti, senza lasciare "mozziconi" che potrebbero marcire, contagiando altre parti della pianta, staccandoli proprio nel punto d'inserzione al tubero.
Se per qualunque ragione si provocano delle lesioni sulle foglie o sui piccioli, è bene asportarle e tamponare subito le ferite con del mastice apposito (si trova da un buon vivaista) o con della cera di candela, per chiudere la ferita che rappresenta una via preferenziale agli attacchi di muffe.
ANNAFFIATURA
In tutto il periodo autunno-invernale (i primi boccioli compaiono in genere verso fine settembre - primi di ottobre) si innaffia il Ciclamino in maniera tale che il terriccio resti umido costantemente (non inzuppato). In genere si versa l'acqua nel sottovaso, lasciando che la pianta l'assorba da se per 20-30 minuti e lasciando poi sgrondare l'eventuale acqua in eccesso. Anche in questo caso si deve stare attenti che non ci sia troppa umidità che potrebbe provocare il marciume del tubero.
In primavera il Ciclamino termina la fioritura e rallenta l'attività vegetativa che cessa del tutto in estate, quando tutte le foglie sono secche, si rinnovano completamente e si conserva la pianta in un luogo fresco ed ombreggiato innaffiando di tanto in tanto solo vicino al bulbo.
E' importante non bagnare la pianta ed in modo particolare la parte centrale in quanto la presenza di acqua per almeno 12 ore sugli organi della pianta, favoriscono lo sviluppo di muffe.
Il Ciclamino è una pianta velenosa per l'uomo. Infatti il suo tubero contiene una sostanza tossica, la Ciclamina; che viceversa è innocua per molti animali quali il maiale, l'istrice, ecc. CIAOX CIAOX
Gianni:
Ottimi suggerimenti. Grazie Giovanna. OOKX
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